Jig di Toni o non di Toni? Questo è il dilemma..
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Jig di Toni o non di Toni? Questo è il dilemma..
Salve a tutti!!
Apro questo thread a seguito di un piccolo incidente occorso nella sezione Mercatino Artificiali ed evidenziatomi proprio dall'utente Toni (Rosciano, quello dei jig per intenderci).
Ho notato che molti spinners (soprattutto quelli meno attenti al linguaggio tecnico) tendono ad usare il nome di articoli specifici o marchi per identificare delle categorie di oggetti. Mi spiego meglio.. Pensate alla Rapala.. Quante volte avete sentito dire "quel tipo pesca con i Rapala" dove il termine RAPALA è usato il luogo di ARTIFICIALE e poi lo vedete lanciare in acqua tutto tranne che esche finlandesi?
Ecco! Praticamente, ho notato che spesso anche qua si tende a parlare di "Jig di Toni" quando in verità si tratta di testine, provenienti o no dallo store on line dell'amico Rosciano, che vengono poi rielaborate, modificate, dressate e messe in vendita.
Credo sarebbe corretto chiarire che l'espressione "JIG DI TONY" secondo me ed ovviamente sencondo Toni, racchiude in sè tante altre caratteristiche quali i materiali di colorazione, i processi di realizzazione, i test, il dressing.
Inoltre, se un utente acquista un JIG di TONI deve essere certo che sia stato realizzato secondo le procedure e tecniche proprie dell'inventore del prodotto che è anche il proprietario intellettivo dell'espressione.
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L'uomo veramente grande e' colui che fa sentire grande ogni altro uomo.. Chesterton
Di fronte al mare la felicità è un'idea semplice Jean-Claude Izzo
Il mare non ha paese nemmeno lui, ed è di tutti quelli che lo sanno ascoltare Giovanni Verga
CAPITANRUSTYHOOK
Re: Jig di Toni o non di Toni? Questo è il dilemma..
Era logico pensare che mettendo delle testine grezze a disposizione degli amici auto costruttori sarebbero usciti fuori delle testine simile a quelle che produco io, e questo mi fa onore. Anzi, ho messo a disposizione in altri forum persino alcune dritte sulla costruzione e finitura degli jig, apportando così un mio piccolo contributo a chi si cimenta in questo hobby dell’auto costruzione. Non ostante ciò, ultimamente ho visto crescere addirittura delle ditte on line che copiano spudoratamente le mie creazioni, colori, dressing, nomi, lo “style” del mio sito e via dicendo. E fin qua non c’è niente da fare, perché ognuno può costruirsi tutte le testine che vogliono, tanto il Copyright da me registrato sono i nomi “Iarfish” e “Plumitas”, ma finora nessuno (che io sappia) aveva associato le sue creazioni ai “Jig di Toni” o “Iarfish” o “di Toni” a scopo commerciale. E questo non va bene.
Non mi permetterei mai di dire cose come “le mie esche sono uguali, o simili, o nuotano come, o assomigliano, ecc. a quelle della ditta X o prodotte da tizio...” in cambio, metterei tutto il mio impegno a produrre qualcosa di buono e originale, come ho fatto io dopo sedici anni di lavoro continuo con questo prodotto, e poi pubblicizzare orgogliosamente LE MIE esche o i MIE jig.
Ci tengo a dire che non ho MAI copiato nessuno stile, colorazione, dressing, o qualsiasi cosa che abbia a che fare con i jig commerciali, per il semplice motivo che quando cominciai in Venezuela nel 1996, puramente per uso personale - lavoravo nel campo dell’elettronica -, la letteratura era scarsa e non avevo Internet, né punti di riferimento da dove prendere idee, soltanto i rozzi “plumitas” (così è chiamato il jig da quelle parti...) che utilizzavano con grande successo i miei compagni “di roccia”. Se li procuravano fondendo del piombo dentro un foglio di alluminio piegato più volte, poi limato per dargli forma e dipinto di bianco con qualunque smalto. Il dressing era una semplice coda fatta sfilacciando una cordicella. Tutto qua. E ci pescavano, eccome!!, a mano, senza canna, ed io ero lì, con la canna in mano e un pezzettino di gamberetto buttato in acqua mezz’ora fa... allora pensai, << quelli li faccio pure io... e ancora meglio...>> Acquistai tutto il necessario servendomi da un catalogo Americano e mi misi all’opera. Ovviamente i primi furono tutti bianchi per gradire ai miei compagni e provarci pure io, e poi man mano cominciai timidamente a buttarci sopra qualche tocco di colore servendomi del mio primo aerografo (ancora in uso)...
Tra i miei amici ebbero un successo straordinario, nel senso di pesca voglio dire, finché uno mi dissi “perché non li vendi?”
Il resto è storia.
Grazie per l’attenzione e scusatemi per il mio “Spagnoliano”
Buon lavoro a tutti.
Toni
Non mi permetterei mai di dire cose come “le mie esche sono uguali, o simili, o nuotano come, o assomigliano, ecc. a quelle della ditta X o prodotte da tizio...” in cambio, metterei tutto il mio impegno a produrre qualcosa di buono e originale, come ho fatto io dopo sedici anni di lavoro continuo con questo prodotto, e poi pubblicizzare orgogliosamente LE MIE esche o i MIE jig.
Ci tengo a dire che non ho MAI copiato nessuno stile, colorazione, dressing, o qualsiasi cosa che abbia a che fare con i jig commerciali, per il semplice motivo che quando cominciai in Venezuela nel 1996, puramente per uso personale - lavoravo nel campo dell’elettronica -, la letteratura era scarsa e non avevo Internet, né punti di riferimento da dove prendere idee, soltanto i rozzi “plumitas” (così è chiamato il jig da quelle parti...) che utilizzavano con grande successo i miei compagni “di roccia”. Se li procuravano fondendo del piombo dentro un foglio di alluminio piegato più volte, poi limato per dargli forma e dipinto di bianco con qualunque smalto. Il dressing era una semplice coda fatta sfilacciando una cordicella. Tutto qua. E ci pescavano, eccome!!, a mano, senza canna, ed io ero lì, con la canna in mano e un pezzettino di gamberetto buttato in acqua mezz’ora fa... allora pensai, << quelli li faccio pure io... e ancora meglio...>> Acquistai tutto il necessario servendomi da un catalogo Americano e mi misi all’opera. Ovviamente i primi furono tutti bianchi per gradire ai miei compagni e provarci pure io, e poi man mano cominciai timidamente a buttarci sopra qualche tocco di colore servendomi del mio primo aerografo (ancora in uso)...
Tra i miei amici ebbero un successo straordinario, nel senso di pesca voglio dire, finché uno mi dissi “perché non li vendi?”
Il resto è storia.
Grazie per l’attenzione e scusatemi per il mio “Spagnoliano”
Buon lavoro a tutti.
Toni
marcopi- Moderatore
- Numero di messaggi : 10549
Età : 49
Località : Roma
Data d'iscrizione : 25.11.08
Re: Jig di Toni o non di Toni? Questo è il dilemma..
premesso che non li ho mai utilizzati ma mi attirano da parecchio
grazie Tony per la spiegazione
grazie Tony per la spiegazione
nordicsoul- Numero di messaggi : 290
Età : 38
Località : lignano sabbiadoro
Data d'iscrizione : 07.03.10
Re: Jig di Toni o non di Toni? Questo è il dilemma..
io uso solo gli originali di Toni......
Maxicubano- Numero di messaggi : 480
Età : 60
Località : Milano / SantaCruz del Norte
Data d'iscrizione : 06.07.13
Re: Jig di Toni o non di Toni? Questo è il dilemma..
Grazie, mi fa onore...
<<<SantaCruz del Norte >>>
Cuba? eres cubano?
Saludos
<<<SantaCruz del Norte >>>
Cuba? eres cubano?
Saludos
Re: Jig di Toni o non di Toni? Questo è il dilemma..
No my esposa es de Santacruz del Norte .... La Mia seconda Casa....
Maxicubano- Numero di messaggi : 480
Età : 60
Località : Milano / SantaCruz del Norte
Data d'iscrizione : 06.07.13
Re: Jig di Toni o non di Toni? Questo è il dilemma..
Maxicubano ha scritto:No my esposa es de Santacruz del Norte .... La Mia seconda Casa....
Ya, pues saludos de todas maneras.
Maxicubano- Numero di messaggi : 480
Età : 60
Località : Milano / SantaCruz del Norte
Data d'iscrizione : 06.07.13
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